I Luoghi di Montalbano

Ideale per: Coppie Tipologia: Rilassante Mezzi: Auto-Mezzi Giorni: 3 Province: Ragusa Città: Punta Secca;Sampieri;Ragusa;Modica;Scicli

Descrizione

Da quando i fortunati romanzi di Camilleri sono stari riprodotti in TV per l'altrettanto fortunata fiction sul Commissario Montalbano, quello dei "Luoghi di Montalbano" è divenuto uno degli itinerari della Sicilia più ricercati e percorsi.
Ammettiamolo, non era certo necessario il buon commissario per accorgersi della bellezza di queste località, che prevalentemente si snodano lungo la provincia di Ragusa, ma tant'è... e ben venga comunque, se uno scrittore siciliano, così come già aveva fatto Natoli con Palermo, è riuscito a suscitare ancora maggiore interesse intorno a città come Modica, Scicli, Ragusa Ibla, che già comunque, non dimentichiamolo, erano state dichiarate patrimonio dell'Unesco.
E allora in marcia, alla ricerca della casa di Montalbano, della sua Trattoria preferita, di luoghi ormai divenuti "di culto" per gli appassionati della fiction che avranno modo di riconoscere scorci legati a puntate storiche e indimenticabili. E siamo sicuri che, giunti da quelle parti, le vostre prime parole saranno proprio quelle: Montalbano sono!

Curiosità

Ci troviamo nel cuore del territorio Ibleo, e non possiamo non fare un cenno ad alcune eccellenze della gastronomia locale che suggeriamo caldamente di gustare. D'altra parte, come molti amici e fan della serie ci hanno fatto notare, Montalbano è una buona forchetta, e a maggior ragione vi raccomandiamo di assaggiare il Cerasuolo di Vittoria, un eccellente vino DOCG composto da vitigno Nero d'Avola e Frappato, e naturalmente il rinomato formaggio ragusano DOP, dal sapore intenso e travolgente.
Sempre in tema gastronomico, la sosta a Modica impone una interruzione di qualunque forma di dieta e regime alimentare controllato per tuffarsi nel mare di cioccolato modicano, il più buono della Sicilia!
Ultima curiosità: il Castello di Donnafugata, una delle tappe del nostro itinerario, ha ospitato il banchetto di nozze di Luca Zingaretti, curato dallo chef Ciccio Sultano. Una location proprio niente male...

Giorno 1

Santa Croce Camerina

Parte da qui l'itinerario dei Luoghi di Montalbano, dall'antica colonia siracusana della vicina Kamarina. Il paese risale al 589 A.C., e fu un importante insediamento per via della sua posizione geografica, che lo colloca tra le alture di fronte la foce del fiume Ippari.
Conserva un notevole patrimonio artistico e storico, e il museo con i resti di Kamarina sono tra le più importanti testimonianze archeologiche della Sicilia.

Luoghi da visitare:


  • Chiesa Madre: costruita intorno al XIII secolo, è il simbolo della città di Santa Croce Camerina. Nonostante il periodo della creazione, lo stile predominante è il barocco, in quanto sottoposta a ristrutturazione nel '700, rifondandone quindi i canoni secondo lo stile di quel periodo. All'interno conserva una copia della Madonna di Loreto del Caravaggio.
  • Kamarina: tra i resti dell'antica colonia siracusana sono ancora oggi visibili resti del Tempio di Atena e tombe arcaiche, oltre ad abitazioni greche come la “Casa dell'Altare” e la "Casa del Mercante". Il Museo Archeologico di Camarina presenta, nel Padiglione Subacqueo, una impressionante collezione di anfore in eccellente stato di conservazione.

Punta Secca

Da Santa Croce Camerina ci si sposta di pochissimi km, circa 5,5, per raggiungere la frazione balneare di Punta Secca. La costa è caratterizzata da formazioni rocciose, scogliere basse ed eccezionali tramonti. Meta imperdibile per il nostro itinerario in quanto proprio qui sorge la casa del Commissario Montalbano.

Luoghi da visitare:


  • Il Faro: costruito nel 1853, si erge per 34 metri. Annesso al faro anche un piano che appartiene alla marina militare.

Sampieri

Restiamo lungo la costa, spostandoci in direzione di Donnalucata, per giungere a Sampieri, frazione balneare del comune di Scicli. Ai fini del nostro itinerario, occorre identificare a Sampieri la scogliera del Pisciotto, dove si trova la Mànnara, luogo piuttosto malfamato che nella fiction viene indicato come tonnara.

Luoghi da visitare:


  • La Fornace Penna: come accennato, viene indicata nella fiction come tonnara, si tratta in realtà di una fornace che produceva laterizi esportati in tutto il Mediterraneo.
  • Centro storico e spiagge: il centro di Sampieri è molto particolare e caratterizzato da case in pietra. Suggestiva la passeggiata tra le stradine. Le spiagge sono di sabbia dorata con spazio libero e lidi attrezzati.

Giorno 2


Ragusa

Il secondo giorno si svilupperà intorno al territorio di Ragusa, spostandosi inizialmente dalla città in direzione del meraviglioso castello di Donnafugata, a 15 km circa da Ragusa, realizzato in stile neogotico sul finire dell'Ottocento dal barone Corrado Arezzo de Spuches. Successivamente, sempre in mattinata, ci si sposterà dal castello verso la Grotta della Trabacca, incrociata da Montalbano in uno degli episodi della fiction. L'intero pomeriggio sarà poi dedicato alla visita di Ragusa e del centro storico di Ibla. Ci teniamo a sottolineare come soltanto alcune delle architetture da visitare siano qui elencate. La ricchezza di alcuni di questi luoghi meriterebbe ben altri trattati e ci limitiamo quindi a dare alcuni suggerimenti, visto anche il tema dell'itinerario.
A questo proposito, ricordiamo come nella fiction Ragusa sia indicata come Vigata.

Luoghi da visitare:


  • Castello di Donnafugata: nella fiction si tratta della residenza di Balduccio Sinagra, boss malavitoso che proprio nel terrazzo del castello incontra il nostro Commissario.
    Costruzione neogotica del tardo Ottocento, opera del barone Corrado Arezzo de Spuches. Riguardo al nome, la storia si scontra con la leggenda: da una parte l'etimologia araba, "Ain Jafat", che vuol dire Fonte della Salute, dall'altra la storia di una fanciulla, presumibilmente Bianca di Navarra che, prigioniera nel castello, riuscì a fuggire. Composto da 122 stanze su tre piani e circa 8 ettari di giardino con piante esotiche, labirinti, grotte, ecc.
  • La grotta delle Trabacche: si tratta di un cimitero ipogeico di epoca romana e di fruizione anche bizantina. Qui Montalbano, nell'episodio dal titolo "il cane di terracotta", ritrova i corpi di due innamorati.
  • Duomo di San Giorgio: tra le massime espressioni dell'architettura barocca cristiana di tutta Europa, si caratterizza soprattutto per il portale gotico catalano e per la facciata a torre con il campanile annesso. Suggestiva la scalinata che conduce all'ingresso, all'interno sono presenti tele dei principali esponenti della pittura settecentesca e un imponente organo composto da 3368 canne.
  • Cattedrale di San Giovanni Battista: imponente chiesa dalla magnificiente facciata barocca affiancata dal campanile di circa 50 metri. Pianta a croce latina con 3 navate suddivise da grandi colonne in pietra pece ragusana.
  • Chiesa di Santa Maria dell'Itria: anch'essa, nonostante sopravvisse al tragico terremoto del 1693, fu ricostruita secondo lo stile barocco. Si trova al centro del quartiere ebraico di Ragusa Ibla.
  • Chiesa di Santa Maria dei Miracoli: unica nel suo genere a Ragusa, in quanto strutturata con pianta ottagonale. Fu eretta nel XVII secolo dopo il rinvenimento di un dipinto della Madonna col bambino. I caratteri cirillici del dipinto sono ancora oggetto di studio e avvolti nel mistero.
  • Palazzo Zacco: simbolo dell'ingresso a Ragusa dello stile Rococò, museo delle tradizioni popolari. Si caratterizza per i mensoloni su cui si reggono i balconi, con mascheroni grotteschi e figure di fantasia.
  • Palazzo Schininà di Sant'Elia: rappresenta la più grande costruzione di fine settecento a Ragusa, si estende praticamente per un intero isolato. Particolare la scalinata estremamente ricca che dal portico, superato il cortile, porta ai piani nobili del palazzo.
  • Circolo di conversazione: tardo '800, stile neoclassico, con facciate ornate da capitelli dorici e triglifi. Il salone delle feste, opulento e sontuoso, presenta il soffitto riccamente affrescato con le allegorie delle arti e delle scienze. Viene ripreso nell'episodio "Gli arancini di Montalbano".
  • Trattoria da Calogero: nella fiction, "la Rusticana", luogo prediletto da Salvo Montalbano e Mimì Augello per consumare i propri pasti.
  • Santa Maria delle Scale e Scalinata: punto di congiunzione tra Ragusa superiore e Ragusa Ibla, l'architettura originale trecentesca è stata convertita in barocco dopo il terremoto del 1693. La scalinata consente una vista panoramica mozzafiato sull'impiano urbano medievale di Ibla. Da qui si scorge il Ponte dei Cappuccini, presente nella puntata "Il Ladro di Merendine", e ancora la piazza delle Poste e la piazza del Popolo, riconoscibili dalla puntata "La voce del Violino".
  • Giardino Ibleo: splendido e rigoglioso giardino pubblico della città, sembra che molti cittadini abbiano lavorato gratuitamente per la sua realizzazione. Presenta all'interno 3 chiese, un monumento ai caduti e una vegetazione molto ben curata.

Giorno 3


Scicli

Anch'essa Patrimonio dell'Unesco, è una antichissima città barocca segnata da numerose dominazioni, dai Greci ai Romani, dai Saraceni ai Normanni, dagli Svevi agli Aragonesi.
I fan di Montalbano riconosceranno sicuramente il Palazzo Comunale, nella fiction il Commissariato di Vigata, e il Palazzo Iacono, alias Questura di Montelusa.
La passeggiata per il centro di Scicli è gradevole e offre molti spunti culturali e artistici. Suggeriamo di prenderla comodamente ma di non perdere la visita alla città vecchia sul Colle San Matteo, e soffermarsi tra i graziosi bar per gustare le fresche e deliziose granite.

Luoghi da visitare:


  • Palazzo Beneventano: alle pendici del Colle San Matteo, si caratterizza per i Mascheroni che adornano i prospetti e per le due teste di mori che ormai sono il simbolo della città. Riconosciuto Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco.
  • Municipio: nato sulle rovine del Convento dei Benedettini in stile rinascimentale mostrando alcuni tratti peculiari del rinascimento fiorentino, come le bifore.
  • Chiesa di San Matteo: in cima al Colle San Matteo, è uno dei simboli di Scicli e risalente al periodo paleocristiano. Dal colle si domina una vista davvero suggestiva. La salita può risultare per alcuni impegnativa.
  • Chiesa di San Giovanni Evangelista: merita una visita per gli stucchi del XIX secolo all'interno ma soprattutto per la caratteristica pianta ellittica che termina con l'abside.
  • Chiesa di Santa Maria La Nova: probabilmente di origine bizantina, presenta sia interni che esterni ricchissimi di sculture, reliquie e pitture. L'interno si presenta come una grande aula a volta con un coro quadrangolare opera del Marvuglia.

Modica

Una delle città turisticamente più vivaci della provincia iblea, quasi completamente ricostruita in seguito al terremoto del 1693, mette d'accordo sia i fan di Montalbano che gli amanti del cioccolato e della buona cucina, senza dimenticare quelli dell'arte e della cultura.
Anche Modica è un alias di Vigata, con molte scene che si sviluppano proprio qui. Riconoscerete Palazzo Polara, il Duomo di San Giorgio, la scalinata caratteristica verso la casa del medico legale, ecc.
Per la gioia dei più golosi, faremo una sosta alla cioccolateria più antica di Modica.

Luoghi da visitare:


  • Duomo di San Giorgio: uno dei simboli del barocco siciliano, l'interno si compone di 5 navate suddivisi da colonne con capitelli corinzi. Di notevole pregio l'organo da 3000 canne, perfettamente funzionante, costruito nel tardo Ottocento. Ricca di tele e sculture di scuola gaginesca, all'interno è presente anche una meridiana solare ellittica. La scalinata che precede l'ingresso accresce la suggestione dell'architettura. Viene ripreso nella puntata della fiction "Gita a Tindari".
  • Duomo di San Pietro: di origine trecentesca, anche questa costruzione ecclesiastica fu ricostruita dopo il terremoto. La scalinata d'accesso presenta sui fianchi le statue dei 12 apostoli, la facciata è ornata dalle statue dei 4 santi su due ordini con il Cristo in Trionfo in alto. Decoratissimo anche l'interno, con il pavimento in marmi policromi, affreschi nella volta, statue marmoree del Laurana e in legno del palermitano Civiletti.
  • Chiesa di S. Maria del Gesù: dichiarata Monumento Nazionale, conserva uno splendido chiostro in stile tardo gotico, unico esempio in Italia, con colonne differentemente decorate l'una dall'altra.
  • Palazzo della Cultura e Museo Civico: conserva l'Ercole di Cafeo, risalente al III sec A.C., al piano terra ospita la Società Operaia del Mutuo Soccorso.
  • Chiesa del Carmine: tra le poche architetture sopravvissute al terremoto, conserva il portico trecentesco, dichiarato monumento nazionale. Riporta tracce gotico chiaromontane e si presenta come meltin pot di stili, con sovrastrutture settecentesche in barocco siciliano. Di grande rilievo il gruppo scultoreo di Antonello Gagini raffigurante l'annunciazione e altre tele ed affreschi di grande pregio.
  • Portale De Leva: il più bello di Modica, in stile gotico chiaromontano, con archi ad ogiva scolpiti in tre ordini e tipiche decorazioni geometriche e a zig zag. Probabilmente accesso alla cappella privata della famiglia De Leva.
  • Casa natale di Salvatore Quasimodo: Premio nobel per la letteratura nel '59, Quasimodo ha lasciato a Modica, nella sua casa natale, il suo letto in ferro battuto, la macchina da scrivere Olivetti e alcuni mobili del suo studio a Milano.
  • Cioccolateria Bonaiuto: la più antica della città, offre tutte le specialità di cioccolato modicano e souvenir tipici legati alla gastronomia. Particolare è la pasta di cioccolato amara, base per la lavorazione e la realizzazione dei dolci di cioccolato tipici della città.
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